domenica 11 gennaio 2009

La politica non è un affare tra Partiti

Ringrazio Nicola Reale per aver aperto una discussione politica nella provincia. Bisogna fare chiarezza affinché, alle prossime elezioni provinciali si arrivi, con unità d’intenti e proposte chiare, alla soluzione dei problemi della provincia. Primo su tutti la legalità. In quanto un territorio invaso da interessi economici illeciti è un territorio senza occupazione, senza rispetto dell’ambiente, senza infrastrutture, senza futuro….
I Partiti dovrebbero (senza strumentalizzazioni) occuparsi un po’ di più dei problemi dei cittadini e un po’ meno delle competizioni tra essi. Ad esempi a Formia stiamo vivendo una possibile riduzione di personale, alla Casa di Cura Sorriso Sul Mare, di 24 unità, a causa di un Piano Aziendale della ASL che ha conseguentemente bloccato i ricoveri e creato cosi un esubero di personale. Io mi chiedo se le persone che si avvalgono dei servizi forniti dalla casa di Cura siano tutti guariti e, soprattutto, non vi sono più persone che potrebbero fruire, in futuro, di cure in quella struttura? Solo se fosse così si potrebbe giustificare un tale taglio. Taglio che comunque dovrebbe prevedere una collocazione per tutti coloro che verrebbero a trovarsi, da un giorno all’altro, senza lavoro.
Mi chiedo quindi, se per una volta in questa provincia, si possono affrontare finalmente i problemi, dando delle soluzioni; senza pensare al ““comune obbiettivo di sottrarre voti”” o alla possibilità di vedersi ““rosicchiare qualche voto””.

Pasquale Valente
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domenica 4 gennaio 2009

Dialogo tra delegati della Rappresentanza Militare: risposta ad un Colonnello

Caro col. _________, mi rivolgo a Lei direttamente (ma anche a coloro che vorranno commentare) perché ha chiesto esplicitamente un commento alla Sua mail; ed io non mi sottraggo dal dire il mio pensiero, magari scomodo, ma tant’è ritengo essenziale contribuire ad alimentare il dibattito, particolarmente se qualcuno esplicitamente lo chiede.

Preliminarmente ritengo che, con maggior coraggio, sarebbe bene che spendesse qualche parola in più per valutare le ipotesi di mobbing che sono accadute, ed ancora adesso accadono, cosi come evidenziato dall’amico Gaetano, e, non ultimo, ritengo che gli ideali estrinsecati dal caro Salvatore, debbano trovare maggiore sensibilità ed attenzione, particolarmente da parte di chi ha il gravoso compito di gestione del personale.

Sono rimasto perplesso di fronte alla difesa “acritica” di un appartenente al Corpo, coinvolto nella vicenda di Napoli.
Ritengo che sia corretto sottolineare la presunzione di innocenza per chiunque, risulti indagato ed imputato, ma altrettanta correttezza va indirizzata nei confronti di chi ha assunto provvedimenti di natura restrittiva, evidentemente sulla base di un esame rigoroso dei comportamenti sottoposti al suo vaglio; le antiche amicizie hanno sicuramente il loro valore etico, altra cosa è prevedere il futuro.

In questo contesto oso sperare che analoga comprensione sarà espressa, nel prossimo futuro anche a coloro che dovessero trovarsi nelle medesime condizioni, pur appartenendo ad altre categorie di personale, non foss’altro per rimuovere alla radice il dubbio che, la difesa d’ufficio possa essere riferita alla categoria cui appartiene il militare, e non già all’appartenente al Corpo in quanto tale.
La difesa tout court di un appartenete al Corpo quindi, deriva dallo spirito di corpo o dal fatto che si ritiene che non ci sia nemmeno una persona corrotta? Io credo che invece ce ne siano troppe; non perché credo che ce ne siano tante, ma perché credo che anche una sola sia troppo.

Altra cosa, invece, e qui si potrebbe aprire un diverso ed articolato fronte, è la valutazione del fatto, o meglio, il peso che questo ha avuto negli organi di informazione, e di conseguenza nella pubblica opinione; ecco, in questo dovremmo interrogarci tutti, per capire se, effettivamente, esistano gli anticorpi capaci di contrastare tale fenomeno, e se questi, nel caso, siano percepiti come tali e come esistenti dalla pubblica opinione e da quella che, per brevità, definiamo “società civile”.

Ritengo che dirci da soli che siamo i più bravi non serva a nulla, anzi credo che arrechi dei danni notevoli. Non bisogna mai dimenticare che noi siamo dei Servitori dello Stato non servitori delle gerarchie.

Tengo ad evidenziare e domandarmi, in riferimento ai nostri compiti e competenze, come mai in diverse città del Paese, della regione Lazio (come ad esempio la Sua città Terracina), mentre si sta subendo un assalto da parte della camorra con ingenti investimenti economici, si pensi spesso solo agli scontrini fiscali?


Colgo l’occasione, facendo mia una frase di Albert Einstein “ Il mondo è pericoloso non per quelli che fanno del male, ma per quelli che guardano e lasciano fare”, per augurare a tutti un 2009 in cui si guardi un po’ di più e si lasci fare un po’ di meno.
Pasquale Valente
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